Porro fondente
Ah, questo è un jolly da cui non mi voglio separare. Ma condividere sì. Provalo una volta e anche tu non potrai più farne a meno.
E’ semplicissimo; si tratta di affettare 2 porri (almeno 2), a julienne o comunque a striscioline.
Si prende una casseruola, sul fondo si mette olio d’oliva e, per chi vuole, anche una noce di burro.
Quando l’olio è caldo, si mettono i porri a stufare, con l’aggiunta di un mezzo bicchiere d’acqua. Le dosi dei condimenti variano a seconda della quantità dei porri.
Abbassa il fuoco e lascia che i porri diventino traslucidi e di disfino, una buona presa di sale e, se vuoi, un poco di salsa di soja.
Spento tutto, aspetta che si freddi e trasferisci il porro fondente in barattoli, li puoi tenere comodamente in frigo.
Per farne cosa?
Un condimento della pasta, la base di un risotto, spalmato su una bruschetta di pane grigliato, sulle verdure cotte e crude, per tuffarci un grissino, arricchire una maionese, per un pesce al cartoccio….
Ti ho incuriosito? Vuoi provarlo anche tu e poi mi scrivi come lo hai usato?
Paola
bhè adesso che lo so…devo provare!!
ti dirò quando ho fatto 😉
provato così: mescolato insieme a due funghi secchi fatti rinvenire nell’acqua tiepida prosciutto cotto a dadini provola affumicata un uovo e un pochino di bechamèl, sistemato su una base di pasta briseè ( o sfoglia a seconda delle preferenze) viene un torino da leccarsi i baffi! 🙂
che buono Gabriella! è davvero un elemento versatile, dà intensità a tutto quel che prepari. alla disperata, io ci condisco anche una pasta o un riso in bianco, figurati!
…baciami stupido!…testato con pasta fresca e crostini di pane caldo, superlativo assoluto!
e che brava Vale!